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  • Immagine del redattoreLisa Bonsignori

La mia crociera negli Emirati Arabi - LISA

Aggiornamento: 19 set 2020



Il nostro lavoro spesso ci sorprende con viaggi inaspettati in posti incredibili che non avevi in programma di vistare. Capita che il tuo rappresentante di un tour operator ti chiami e chieda: " Hey Lisa, vuoi venire in Cina la prossima settimana? " . Rifiutare è impossibile come potrete immaginarvi, ma in questo modo si è costretti a rimandare all'infinito quei viaggi che si erano sognati e progettati da tempo. È per questo che ho deciso che il 2018 sarà dedicato a quelle esperienze che non voglio più posticipare. Voglio gustarmi ogni singola fase del viaggiare come facevo un tempo: l'organizzazione minuziosa di ogni dettaglio, l'attesa che non ti fa stare nella pelle di raggiungere il giorno della partenza, l'emozione di essere finalmente in quel luogo.

Il primo sassolino che mi dovevo assolutamente levare dalla scarpa era Dubai, per me era inconcepibile non avere ancora visitato una città che propongo quotidianamente ai miei clienti e che conosco a memoria ma solo sulla carta. Ho deciso di farlo con una crociera MSC perché l'itinerario proposto mi avrebbe dato la possibilità di trascorrere del tempo anche in altri stati vicini non raggiungibili facilmente via terra e dove difficilmente sarei stata se non in questa occasione, come il Qatar ed il Bahrain. E poi diciamocelo, perché in crociera si sta bene. Svegliarsi la mattina, uscire sul balcone della propria cabina e rimanere senza parole di fronte alla vista ogni giorno di uno skyline diverso ha dato valore aggiunto alla mia vacanza. Spostarsi per centinaia di chilometri senza il minimo sforzo, visitare tre nazioni senza cambiare hotel e senza sfare e rifare le valige. Mangiare tanto e bene, potersi rilassare nell'idromassaggio dopo una lunga giornata di escursioni. Viziarsi con la colazione in cabina, concedersi un massaggio balinese. Avere ogni confort senza dover ipotecare la casa ;-) Come per ogni cosa l'aspetto economico è fondamentale così come il rapporto qualità prezzo. Ho volato con Emirates, una delle migliori compagnie al mondo, ho soggiornato su Msc Splendida, una delle più belle navi della flotta, in cabina con balcone in esperienza aurea, che ha incluso nella quota crociera l'accesso alla spa che altrimenti sarebbe a pagamento ed il consumo illimitato di bevande oltre che ad altri benefit. Non ho usufruito di nessuno sconto speciale per agenti di viaggi ma prenotando molto in anticipo ho approfittato di un'ottima promozione che mi ha consentito di fare questa vacanza da sogno con meno di 1500 euro a persona, tutto incluso!!


Vi ho un po' incuriosito con queste premesse? Allora leggete il mio diario di bordo!


Primo giorno - Dubai

Dopo essere partiti da Milano con un fantastico Airbus A380 ( l'aereo a due piani per intendersi) siamo arrivati all'aeroporto di Dubai la mattina presto ed abbiamo raggiunto la nave attraccata in porto con il trasferimento organizzato da Msc. Subito abbiamo notato la differenza di temperatura (almeno una ventina di gradi), ci siamo cambiati, rifocillati e siamo scesi per incontrarci con la guida che avevamo prenotato in anticipo per le visite di Dubai ed Abu Dhabi. Mohamed è un ragazzo di origini egiziane che vive da 17 anni a Dubai e lavora come guida ed accompagnatore turistico. Parla perfettamente in italiano ma dice di parlare ancora meglio lo spagnolo essendocisi laureato. Parla portoghese, oltre che un'inglese eccellente e naturalmente l'arabo. Accompagna i grandi gruppi così come i piccoli come il nostro, lavora freelance e collabora con agenzie locali. L'ho adorato. Non solo perché ha organizzato benissimo le nostre escursioni sfruttando al massimo il nostro tempo a disposizione e non tralasciando niente da vedere, ma anche perché ci ha raccontato usi e costumi di un paese in forte crescita culturale e nel pieno del suo mutamento sociale. Il benessere economico e la necessità degli Emirati Arabi di nuova forza lavoro da altri paesi ha comportato che lo stato islamico si aprisse sia al mondo occidentale che a quello orientale, mantenendo le sue regole ferree ma smussandone gli angoli. Ci ha dato anche interessanti informazioni su quali siano i diritti dei nativi, il reddito ed i benefit di cittadinanza, l'assenza di tassazione e le condizioni imposte ad i lavoratori immigrati, tutti argomenti scottanti in questo momento per noi italiani. Lungi da me far politica nel mio blog quindi tralascio le mie impressioni, Mohamed però ha ripetuto più volte che il sistema sta in piedi grazie all'applicazione delle regole che mantengono l'ordine pubblico ed alle salate sanzioni agli evasori. È così che il governo ha le sue entrate senza tassare i cittadini. La prima tappa del nostro tour è stato il grattacielo più alto del mondo ( per ora). Il Burj Khalifa è alto 829 metri, il suo nome è un omaggio all'Emiro di Abu Dhabi, impera sul Downtown e sul distretto finanziario di Dubai ed è la cosa più immensa che abbia mai visto!! Per accedervi siamo passati attraverso al Dubai Mall, il centro commerciale più grande del mondo con i suoi 1200 negozi. Siamo saliti fino a 452 metri di altezza con un ascensore che ha percorso 124 piani in 60 secondi. La veduta è stata da mozzare il fiato, i grattacieli circostanti sembravano modellini lego. Uscendo dal Dubai Mall ci siamo soffermati davanti al Dubai Aquarium & Underwater Zoo, altra famosa attrazione della zona. Abbiamo lasciato il nuovo per dirigerci verso il "vecchio", visitando il Forte Al Fahidi (edificio più antico della città), il Museo di Dubai e le case con le torri del vento (antico sistema di refrigerazione), tutti nel quartiere di Bur Dubai. Abbiamo attraversato il Creek con una tipica Abra per raggiungere i Souk delle spezie e dell'oro. Prima di tornare alla nave abbiamo fatto una seconda sosta al Burj Khalifa per ammirarlo da un'altra prospettiva ovvero dal basso. Una volta calato il sole il grattacielo si colora con mille luci e nella piscina ai suoi piedi avviene un suggestivo spettacolo di getti d'acqua danzanti al ritmo della musica, che attira centinaia di turisti. Un fantastico modo per concludere il nostro primo giorno a Dubai!

Secondo giorno - Abu Dhabi

Ci siamo svegliati ad Abu Dhabi, la capitale degli Emirati Arabi Uniti, dopo aver navigato lungo la costa nella notte. Non vedevo l'ora di visitare la Grande Moschea memore dei racconti entusiasmanti dei miei clienti. Dopo essere passati da La Corniche per ammirare il suo skyline, il famoso hotel Emirates Palace e il Palazzo Presidenziale, e dopo la visita del U.A.E. Heritage Village finalmente ho iniziato a vedere in lontananza delle cupole bianche. Posso affermare senza problemi che la costruzione è una delle opere architettoniche più belle che abbia mai visto. Eretta su un piccolo promontorio, sembra un'oasi bianca lucente circondata da verdi giardini in mezzo alla terra arida del deserto. Camminare a piedi nudi lungo il colonnato di marmo decorato con oro e madreperla è stato sorprendente tanto quanto entrare all'interno della moschea e scoprire il terzo lampadario più grande del mondo, decorato con cristalli Swarovski, imperare sul pavimento ricoperto dal tappeto persiano più grande mai realizzato (sono stati impiegati tre aerei per il suo trasporto dall'Iran). Nonostante avessi visto molte immagini ed avessi ascoltato molti racconti credevo di ritrovarmi in un luogo "lugubre" una volta raggiunta la sala di preghiera, ovvero mi aspettavo una stanza nella penombra, con temperature più elevate e con un'aria più pesante al suo interno. Non potevo sbagliarmi più di così. Anche qua la luce faceva da padrona e giocava con i cristalli e la madreperla delle decorazioni, con gli intarsi dei soffitti. L'aria condizionata rendeva l'ambiente fresco insieme ai diffusori di buonissime fragranze floreali. I colori dei tappeti e delle pietre preziose, così come i rivestimenti d'oro, rallegravano la grande sala e smorzavano la soggezione che di solito incutono i luoghi di culto. Consiglio vivamente a tutti coloro che si trovano negli Emirati di andarla a visitare, indipendentemente dall'orientamento religioso e dalla simpatia o meno che si può provare verso alcune regole musulmane. È importante infatti sapere che l'accesso all'intera area è consentito alle donne se e solo se si rispetta un severissimo codice di abbigliamento ed ho visto molte persone essere fermate all'ingresso e essere lasciate fuori. Quindi donne un briciolo di pazienza, la visita vale la pena del coprirsi nonostante il caldo torrido! Abbiamo proseguito la giornata con una sosta al Ferrari World e dopo ci siamo fermati al mercato dei datteri dove abbiamo acquistato questo gustoso prodotto locale di eccellente qualità. Nel primo pomeriggio siamo tornati a bordo e ci siamo concessi un po' di sano relax!

Terzo giorno - Sir Bani Yas

Abbiamo trascorso il nostro terzo giorno di crociera sull'isola del Golfo Persico di Sir Bani Yas, facente parte dell'Emirato di Abu Dhabi. Gran parte dell'isola è stata destinata dallo Sceicco Zayed nel 1977 a riserva naturale per specie a rischio ed ancora oggi ospita uccelli ed animali selvatici protetti. Una piccola striscia di sabbia però è adibita a Cruise Beach, la nostra splendida nave quindi si è fermata in rada ed abbiamo raggiunto la riva con i tender per trascorrere una rilassante giornata sulla spiaggia. Devo ammettere che non si è trattato della migliore destinazione di mare che io abbia visitato, l'acqua era calma e trasparente ma la sabbia era evidentemente importata e mischiata alla terra risultando fangosa al contatto con il mare, ma siamo stati molto bene comunque e l'organizzazione di ogni servizio a terra è stata eccellente. La brezza marina e le fresche acque ci hanno tolto di dosso il caldo torrido e ci hanno rigenerato per affrontare il resto della crociera al pieno delle energie!


Quarto giorno -Navigazione

Per raggiungere il Bahrain abbiamo dovuto trascorrere una giornata in navigazione. Ciò ci ha permesso di vivere la nave a pieno e di coccolarci nella SPA. Dopo un'abbondate colazione servita nel ristorante ci siamo rilassate nella jacuzzi della piscina esterna, ci siamo concesse un massaggio (incluso per i clienti con esperienza aurea) ed abbiamo pranzato nello Yacht Club della nave, ospiti di amici. Abbiamo passato il pomeriggio prendendo il sole sul sun deck al ponte 18 e concluso la serata con cena e spettacolo!

Quinto giorno - Bahrain

Nel regno del Bahrain non avevamo il nostro amico Mohamed ad aspettarci sotto la nave quindi abbiamo acquistato tramite l'ufficio escursioni di Msc il trasferimento fino al centro di Manama, la capitale. Il tragitto di circa 45 minuti offre la vista sullo skyline del distretto finanziario ma purtroppo non regge il confronto con la grandiosità delle altre città visitate, così come il centro. Lo Stato si è aperto al turismo da pochissimo tempo ed è evidente che sia ancora acerbo in quanto ad organizzazione ed attrazioni; sono sicura però che, sulla scia dei vicini Emirati Arabi Uniti e Qatar, nei prossimi anni svilupperà anche questo settore.

Sesto giorno - Doha

Ci siamo svegliati con l'effetto wow dello skyline del distretto finanziario della città, ben visibile dal nostro balcone. Volevamo fare il giro della città con il bus turistico aperto ma mentre aspettavamo alla fermata abbiamo trovato un tassista che si è offerto di farci da guida in inglese ad un prezzo più conveniente rispetto al biglietto del bus ed essendo anche molto più comodo avere un'auto privata abbiamo optato per questa soluzione. La scelta è stata vincente anche perché in pochissimo tempo la temperatura è aumentata considerevolmente (molto più di Dubai e Abu Dhabi) e attendere il bus hop on hop off alle varie fermate sarebbe stato terribile. Dal porto industriale abbiamo percorso il lungomare, passato il famoso monumento alla perla simbolo del Qatar e raggiunto il souq di Doha, il più bel mercato orientale che abbia mai visto. Pulito, curato, un alternarsi di negozietti e graziosi punti di ristoro dove al posto della solita confusione regna la pace e l'ordine. Telecamere ovunque garantiscono la sicurezza così come la polizia a cavallo sempre presente. Si evince subito, camminando per i vicoli, che qua la mentalità è più chiusa che a Dubai, le donne infatti indossano abiti tipici che lasciano intravedere solo gli occhi, è importante quindi assumere un comportamento consono ed evitare qualsiasi tipo di contatto fisico! Proseguendo in taxi ci siamo soffermati per alcune foto in un allevamento di dromedari lungo la strada per poi raggiungere il Museo Islamico, situato in posizione panoramica sul porto turistico e circondato dalle imbarcazioni tipiche del luogo. L'affascinante e moderna costruzione gode di una veduta a 360 gradi sui vari quartieri della città oltre a custodire opere dei secoli scorsi di una vastissima area geografica che va dalla Spagna alla Cina, non necessariamente riconducibili alla religione islamica. Abbiamo proseguito per la Corniche di Doha per raggiungere il distretto finanziario e scattarci alcune foto sotto i grattacieli, dopodiché ci siamo soffermati nel centro commerciale più grande dello stato per rinfrescarci e fare dello shopping. Non è paragonabile a quello di Dubai ma anche qua si sono voluti distinguere inserendo tra i negozi una pista di pattinaggio sul ghiaccio. La tappa successiva è stata il centro culturale di nuova apertura, il Katara Cultural Village, che offre un anfiteatro, un teatro, un cinema multisala, un souq, una moschea, un museo marittimo e una spiaggia attrezzata per turisti con numerosissime attività acquatiche. Poi il nostro taxi ci ha condotto fino a The Pearl, il nuovo centro residenziale di lusso in costruzione su un'isola artificiale. Il progetto dell'intera area è ancora in via di sviluppo ma abbiamo avuto il privilegio di vedere l'immenso plastico con il quale gli agenti immobiliari mostrano gli appartamenti agli interessati. Sulla via del ritorno abbiamo fatto un'ultima sosta per fotografare la Grande Moschea, molto bella devo dire ma ormai avevo gli occhi pieni di quella di Abu Dhabi. La cosa però che le dà valore aggiunto è la bellissima veduta che da sul resto della città. Dalle quattro ore scarse che pensavamo di passare a Doha ne abbiamo trascorse sei. Non potevamo immaginarci che una città aperta al turismo da pochissimi anni avesse già così tanto da offrire. Da ora in poi consiglierò sempre ai miei clienti in transito nella capitale di fermarsi una notte per una visita, considerando che per noi Doha è la porta di accesso a tutto l'Oriente e l'Oceania grazie ad il volo diretto da Pisa della Qatar Airways.

Settimo giorno - Dubai

Attendevo con ansia questo giorno, anche se avrebbe coinciso con la fine della mia vacanza, perché non vedevo l'ora di visitare la parte nuova della città e il deserto. La mattina l'abbiamo dedicata ad uno stop fotografico per immortalarci sotto il Burj Al Arab, famoso hotel a forma di vela a sette stelle, sulla spiaggia di Jumeirah. Dopo ci siamo soffermati al Souk Madinat Jumeirah, centro commerciale all'aperto di recente costruzione ma in tipico stile arabo e con negozi di artigianato locale così come bar e ristoranti di prodotti tipici. Acquistati i souvenir che ci mancavano abbiamo proseguito la nostra visita imboccando la strada lungo il "tronco" di The Palm, gigantesca penisola artificiale a forma di palma che ospita hotel, condomini e ville di lusso, parchi acquatici ed un centro commerciale in via di costruzione. E' qui che si trova il famoso hotel The Atlantis, su un'isoletta raggiungibile con un tunnel che passa sotto il mare o con una monorotaia soprelevata. Percorrendo la strada si ha una bellissima veduta sulla spiaggia di Jumeirah e sulla vela da una parte, dall'altra sul quartiere più recente Dubai Marina, nel quale ci siamo fermati subito dopo. I grattacieli con accesso alla bella spiaggia attrezzata incorniciano il porto turistico (ovviamente per imbarcazioni di lusso) e i locali ed i ristoranti che animano la passeggiata, rendendola una zona molto carina per uscire la sera ed una delle poche all'aperto dove rilassarsi e fare due passi. L'ultima tappa della mattinata è stato il Mall of the Emirates, centro commerciale che ospita la famosa pista da sci. L'organizzazione è eccellete, l'ambiente è mantenuto a 3 gradi sotto zero e insieme al biglietto di ingresso per l'intera giornata viene fornita sia l'attrezzatura che il vestiario. Seggiovia, skilift, pista da sci, pista per bob, vasca dei pinguini con possibilità di interagire con gli animali e molto altro ancora compongono l'attrazione che è sicuramente rivolta ai turisti, ma maggiormente a quelli provenienti dalla stessa penisola arabica che sono molto più affascinati dalla neve di noi che l'abbiamo a casa nostra! Dopo essere tornati alla nave per pranzare e cambiarci è stato il turno del deserto. Jeep 4x4 con i dovuti rinforzi anti ribaltamento ci sono venute a prendere e in 45 minuti siamo arrivati dove le costruzioni si fanno più rade, la sabbia più rossa e le strade sterrare. Una volta sgonfiate le gomme le auto hanno composto una carovana ed è iniziata la nostra avventura tra le dune. Fino a che non ti ritrovi sballottato nell'abitacolo tra una derapata sulla sabbia e l'altra, non ti puoi rendere veramente conto di cosa si provi. E' stato divertente e l'ambiente circostante era bellissimo ma ho dovuto chiedere un paio di volte all'autista di rallentare, i nostri compagni di viaggio invece erano entusiasti della velocità e avrebbero voluto andare più forte quindi è tutto molto soggettivo. Prima di raggiungere l'accampamento ci siamo fermati su una duna più alta che ci ha regalato un bellissimo panorama al tramonto, dopodiché siamo arrivati al Dubai Leisure Holidays per cena e spettacolo. Abbiamo mangiato gustosi prodotti tipici e assistito a danze, erano inclusi anche tatuaggi con henné e un giro in cammello. La serata si è conclusa verso le otto e mezzo e dopo un'ora eravamo in nave per prepararci alla partenza della mattina successiva.

Devo dire che questa vacanza è veramente volata. Al contrario di quello che molti pensano riguardo le crociere, ho visto più di quello che immaginavo e non ho avuto neanche un momento a disposizione per annoiarmi. La consiglio a tutti, è il miglior modo per avere un assaggio della cultura araba e vedere delle bellissime città senza rinunciare alle nostre abitudini da occidentali. Per un agente di viaggi come me è stata oltretutto un'esperienza altamente formativa che mi ha reso più consapevole e preparata su questa destinazione, anche se ho già in mente di tornare a Dubai per vivermi a pieno la città anche di notte ed approfondire la visita dei quartieri che mi sono piaciuti di più come Dubai Marina. Credo infatti che una giornata sia sufficiente per visitare Doha così come Abu Dhabi ma che per godersi Dubai ci vogliano almeno tre giorni pieni.

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