Il Cammino di Santiago è uno di quegli argomenti di cui sul web viene detto tutto e il contrario di tutto; basta digitare su Google e vengono fuori una miniera di informazioni, a volte anche superflue e fuorvianti. Ci sono poi le guide: tante, troppe forse… raccontano la storia, individuano le tappe, segnano i chilometri… E i libri sul Cammino! Spesso chi decide di partire chiede consiglio su quali libri leggere per prepararsi a fare quest’esperienza. Insomma, esiste una nutrita letteratura sul Cammino: volendo farsi una cultura c’è solo l’imbarazzo della scelta! Anch’io ho letto tanto e mi sono informata, ma paradossalmente ho letto più al mio ritorno che prima della partenza! Prima di partire mi interessavano i dettagli pratici, al rientro sono stata letteralmente divorata dalla curiosità di approfondire, per conoscere e capire meglio tutte quelle cose meravigliose che avevo vissuto durante il Cammino. Oggi Lisa mi chiede di scrivere delle dieci cose che secondo me dovrebbe sapere chi si approccia al Cammino per la prima volta… proverò a fare una selezione, mixando notizie generali e informazioni pratiche.
L’intero Cammino di Santiago è lungo più di 800 chilometri; ma il Cammino Francese è solo uno dei percorsi che portano a Santiago de Compostela! Ci sono tanti Cammini, di lunghezza e grado di difficoltà diversi, che attraversano varie zone, ognuna con le sue specificità geografiche e culturali. Ma la verità è che il Cammino è un viaggio che ognuno può disegnare in base alle proprie esigenze, personalizzandolo per quanto riguarda l’itinerario, la lunghezza, le varie tappe… ma soprattutto dandogli l’impostazione che più si sente propria: spirituale, religiosa, sportiva, turistica, introspettiva… c’è un cammino per ognuno di noi e lo scoprirete quando inizierete ad organizzare il vostro!
Il Cammino di Santiago ha più di 12 secoli di storia, affonda le sue radici nel Medioevo e oltre! È una rotta percorsa ininterrottamente fin dal IX sec., epoca a cui risale la scoperta della tomba di San Giacomo il Maggiore, uno degli apostoli di Gesù. Da questo ritrovamento ha origine il nome di Santiago (contrattura iberica di San Giacomo) de Compostela (“del campus stellae”), in ricordo della stella che indicò ad un eremita del tempo il luogo dove giacevano le reliquie del santo. Tantissimi pellegrini da allora hanno scelto e ancora scelgono di recarsi a Santiago, scrivendo la storia di questo percorso millenario… anche voi vi sentirete parte di questa storia affascinante, già dopo aver mosso i vostri primi passi sul Cammino!
Numerose località che si trovano lungo il Cammino di Santiago meritano di essere visitate, in quanto fanno parte del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. La bellezza del Cammino risiede anche in questo suo essere un modo assolutamente naturale per entrare in contatto con la storia e la cultura locali. La rete stessa degli itinerari del Cammino di Santiago è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1993, mentre già dal 1987 il Cammino era stato riconosciuto come primo Itinerario Culturale Europeo… pensate quanto deve essere emozionante muoversi lungo questi sentieri!
La conchiglia è il simbolo del Cammino di Santiago e lo identifica in tutto il mondo. Veniva usata dai pellegrini medievali come dimostrazione di avvenuto Cammino, visto che necessariamente dovevano recarsi sulle spiagge di Finisterre per raccoglierne una. Secondo alcuni, invece, la conchiglia aveva un uso pratico, cioè veniva utilizzata dai pellegrini come una sorta di bicchiere naturale per placare la sete nei ruscelli e nei fiumi. In ogni caso, oggi fa bella mostra di sé sugli zaini dei pellegrini... sicuramente anche voi avrete la vostra!
La freccia gialla è uno degli elementi caratteristici del Cammino di Santiago. E’ dipinta con un pennello su strade, case, recinzioni o alberi. Essa indica a tutti i pellegrini la direzione giusta da seguire per non perdersi e per affrontare senza difficoltà tutte le tappe per raggiungere Santiago a piedi, in bicicletta o a cavallo. La freccia gialla nacque su iniziativa di un sacerdote di O Cebreiro, che segnalò in questo modo l'intero Cammino francese da Roncisvalle a Santiago. In seguito i vari cammini verso Santiago sono stati tutti segnalati con le frecce gialle, grazie al lavoro di tanti pellegrini e volontari… ripenserete anche voi alla grande utilità di questo lavoro certosino mentre camminerete verso Santiago!
Il bagaglio per il Cammino va preparato nel modo più intelligente possibile, evitando di portare il superfluo e concentrandosi solo su ciò che è veramente utile. Stilate la vostra lista di cosa portare, tenendo bene a mente che lungo il Cammino troverete tutto ciò che serve: città e paesini sono dotati di negozi, farmacie, piccoli supermercati… e le vostre carte di credito saranno sicuramente ben accette anche da quelle parti!
L’abbigliamento per il Cammino deve essere pratico, robusto e di buona qualità; questo non vuol dire spendere un patrimonio per acquistarlo! I capi che dovrete portare vanno scelti in base ad un’ottica multiuso, pensando che dovrete comunque vestirvi a strati per far fronte a tutte le possibili variazioni del clima nell’arco della giornata, della settimana o del mese di Cammino che dovrete affrontare… insomma, abbigliamento “a cipolla” e non sbaglierete!
Le uniche cose su cui non dovrete assolutamente risparmiare sono le scarpe (ed i relativi calzini), perché saranno il vostro principale strumento per affrontare adeguatamente il Cammino. Usate un paio di scarpe collaudate, con cui avete già fatto diversi chilometri. Non importa la marca, ma che siano comode, sicure e affidabili… e sopratutto a prova di vesciche!
Lungo il Cammino è fondamentale avere sempre con sé la propria personale scorta d’acqua: se fate una sosta in un bar, non mancate di prendere una bottiglietta, anche se la vostra borraccia non è ancora vuota. Bere, si sa, è il miglior modo di prevenire tendiniti e dolori muscolari: non aspettate di avere sete, bevete poco ma molto spesso… mi ringrazierete per questo consiglio!
Il bello del Cammino è che ciascuno può cucirselo addosso come una seconda pelle, in base alle proprie esigenze. Non pianificate tappe troppo lunghe e non massacratevi di chilometri se non siete allenati, rispettate i vostri ritmi senza inutili forzature. Fermatevi a guardare un tramonto o a fare merenda se ne avete voglia, riposate all’ombra di un albero se siete stanchi, scambiate quattro chiacchiere con altri pellegrini, gustatevi il paesaggio e tutto ciò che di bello può offrirvi. Godetevi ogni istante, ogni passo, ogni incontro… vi accorgerete presto che “lungo il Cammino la meta è importante, ma il viaggio è tutto”!
Rosaria
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